Tutto quello che c’è da sapere sui fulmini
Il fulmine o folgore o saetta, che dir si voglia, è legato all’elettricità dell’atmosfera e più precisamente è quel fenomeno che si riassume in una scarica elettrica elevatissima tra corpi di differente potenza.
I fulmini si sviluppano tra suolo e nuvola oppure tra più formazioni di nuvole e magari all’interno di una sola nuvola. Ma qualunque oggetto sospeso nell’aria potrebbe provocare un fulmine, basti pensare ai fulmini globulari che sono ancora in fase di ricerca.
Quando e come si formano i fulmini
Il momento perfetto in cui si creano i fulmini è la presenza di cumulonembi temporaleschi, ma anche quando si sviluppa una bufera di neve o una tempesta di sabbia oppure in caso di formazione di nuvole fatte di cenere vulcanica.
I fulmini sono sicuramente un rischio per tutti, e quando c’è un grosso temporale diventano importantissimi i vari parafulmini distribuiti sugli elementi più alti delle costruzioni.
Ma è bene sapere che tra un fulmine e l’altro esiste un intervallo che di solito è di 5 fino a 500 millisecondi, e che la scarica elettrica produce un bagliore che viene detto lampo. Dopo quest’ultimo si genera un’onda rumorosa denominata tuono. In altre parole, prima si verifica il lampo e solo dopo il tuono, dato che il suono ha una velocità inferiore alla luce.
La corrente elettrica sviluppata dal fulmine si colloca fra 10 e 200 kiloampere. Tuttavia, i fulmini non sono mai uguali tra loro, e i più pericolosi sono quelli che scaricano energia a terra causando dei danni più o meno devastanti. Un’altra distinzione che si può fare è quella dell’aspetto e forma dei fulmini che possono essere a perla, a razzo, superficiali, globulari o di S.Elmo.
Comunque sia, il fulmine è un fenomeno assai pericoloso e nocivo perché composto da scariche elettriche che potrebbero colpire un edificio o qualunque oggetto a terra. Infatti, la potenza dei fulmini, producendo un forte calore, potrebbe provocare incendi, corto circuiti, onde elettromagnetiche e aumento dell’azoto nel suolo.
Scoperta sconcertante
Tra le numerose ricerche e osservazioni già in atto da più di 20 anni ci sono i telescopi spaziali, come per esempio, Compton Gamma Ray Observatory che ha scoperto l’emissione della radiazione elettromagnetica dei fulmini, cioè il Terrestrial Gamma Ray Flash. Il fenomeno che ne deriva è la presenza di antimateria nel fulmine stesso. Questa scoperta inaspettata pone le basi per altri studi e sfide colossali.