Turismo, Milano è la prima meta italiana nel 2016
I numeri parlano chiaro: Milano è la prima destinazione turistica italiana del 2016, la sesta meta in Europa e la quattordicesima città più visitata al mondo. A rendere noto questo traguardo sono stati Where Italia e l’associazione culturale Milano Loves You, nel corso di una recente conferenza stampa organizzata proprio per celebrare Milano come prima meta turistica in Italia.
La ricerca mostra per l’anno 2016 un flusso di turisti pari a 7,6 milioni, con un giro di affari di 4,1 miliardi di euro.
A farla da padrone – rivela l’Osservatorio metropolitano di Milano – è il turismo internazionale “leisure”, con visitatori provenienti da numerose parti del mondo: il 72,8% dei turisti stranieri sceglie Milano per motivi di piacere, mentre solo il 27,2% viaggia per lavoro. In testa vi sono la Francia, gli Stati Uniti e la Cina, che sono spinti appunto dalla voglia di conoscere l’arte e la cultura della città meneghina.
Andrea Jarach, consigliere per il turismo dell’Osservatorio metropolitano di Milano e presidente dell’associazione Loves You e di Where Italia, attribuisce questo successo a numerosi fattori che vedono Milano in continua crescita. Jarach guarda a questa forte attrattiva turistica come ad una diretta conseguenza positiva delle sinergie tra istituzioni pubbliche e private, nonché delle numerose iniziative culturali intraprese.
Jarach spiega infatti che nel 2015 a Milano la cultura aveva già superato il business e questo sorpasso si consolida adesso nel 2016 rendendola la prima meta del turismo in Italia.
È quindi proprio il grande afflusso di turismo estero a rendere oggi Milano non più soltanto la meta d’eccellenza italiana del business travel, ma anche una destinazione di svago: i turisti stranieri la scelgono ora per l’arte, la cultura, lo shopping e il divertimento. In più, questi viaggiatori preferiscono quasi sempre soggiornare in hotel a 4 o 5 stelle, piazzando così il capoluogo lombardo in terza posizione nella classifica dei luoghi in cui gli stranieri amano di più spendere.