Spedizioni extra UE, come regolarsi tra tariffe, franchigie e dazi?
Rispetto al secolo scorso, uno degli effetti della globalizzazione è senza dubbio una maggiore circolazione di persone e beni nel mondo. La gente viaggia di più e lo scambio di merci è diventato praticamente indispensabile per l’economia di tutti i paesi.
Di conseguenza, i sistemi di spedizione non hanno tardato nell’adeguarsi a questa globalizzazione economica, rendendo sempre più sicuri e veloci gli scambi da un paese all’altro.
Tuttavia, a differenza degli invii di pacchi sul territorio nazionale, quelli destinati all’estero richiedono più attenzione per un motivo preciso: il passaggio delle merci dalla dogana.
La dogana è un ente pubblico che si occupa di controllare sia persone che merci in entrata e in uscita per la nazione a cui fa riferimento. Per l’Unione Europea vige la libera circolazione di persone e di merci, mentre la situazione richiede un po’ più di attenzione quando si tratta di Paesi extra UE.
Per agevolare le spedizioni di beni fuori dalla Comunità Europea, sul mercato sono presenti aziende che si occupano di aiutare i clienti e seguirli nella preparazione dei documenti necessari per l’invio delle merci. Le spedizioni internazionali con Yellohu ne sono un perfetto esempio.
Il team di esperti del portale, infatti, fornisce assistenza continua ai suoi clienti comunicando tutte le informazioni utili per la buona riuscita della spedizione. In particolare, gli aspetti a cui bisogna fare maggiormente attenzione sono la tariffa doganale, la franchigia e il dazio complessivo.
Per tariffa doganale si intende un elenco di tutte le merci, prodotti naturali e materie prime. Ogni bene rientra in una specifica categoria. Ogni categoria presenta permessi e restrizioni per l’importazione o l’esportazione con conseguenti tariffe applicabili.
La franchigia riguarda alcune merci che, per via di particolari condizioni, sono esenti dal pagamento degli oneri doganali. Per esempio non si applicano dazi sul transito di beni di persone extra UE che si trasferiscono in uno dei Paesi dell’Unione.
Il dazio viene applicato alla dogana e cambia da Paese a Paese. Di solito è una tassa a carico del destinatario, ma è sempre opportuno concordarlo preventivamente. Se il ricevente non è disposto a pagare, infatti, la merce potrebbe essere rispedita indietro, venir distrutta o essere abbandonata. Nel primo caso il mittente si deve far carico delle spese di rientro del pacco, così come dei costi della sua eventuale distruzione. L’abbandono della merce invece non prevede alcun costo aggiuntivo.
In questa giungla legislativa affidarsi a un team esperto consente di evitare tutti quei problemi che possono insorgere legati a spedizioni internazionali e, di solito, permette anche di avere un notevole risparmio sui costi.