Potassio, dove è contenuto e a cosa serve?
Presente in molti alimenti che fanno parte della nostra dieta quotidiana, il potassio è un minerale molto prezioso per la nostra salute e per il corretto funzionamento del nostro organismo; lo si può assumere a tavola (consumando verdure, legumi e frutta), ma anche tramite i medicinali. Nelle cellule del corpo umano il potassio è presente in quantitativi importanti; tuttavia il nostro organismo non riesce a produrre questa sostanza da solo, ed è questa la ragione per la quale ogni giorno è necessario assumerne una quantità appropriata, tenendo presente che il potassio viene disperso attraverso le feci, l’urina e il sudore.
A cosa serve il potassio
Che venga assunto sotto forma di potassio cloruro, come le fiale prodotte da Salf, o attraverso la normale alimentazione, il potassio nel corpo umano è coinvolto in una grande varietà di funzioni biologiche, a cominciare dalla regolazione dell’equilibrio dei minerali e dei fluidi, tanto dentro le cellule quanto al di fuori delle stesse. Questo minerale, inoltre, ha un ruolo di primo piano nella contrazione muscolare, inclusa quella del cuore, e allevia gli effetti del sodio, così che la pressione possa essere mantenuta su livelli normali. Soprattutto la dieta che si segue nei Paesi occidentali, in effetti, comprende quantità di sodio esagerate rispetto a quelle di potassio, e tale circostanza rischia di accrescere la possibilità di eventi cardiovascolari. In più, il potassio contribuisce a contenere la probabilità di ricorrenti calcoli renali e riduce la possibilità di perdita di tessuto osseo con il passare degli anni.
Dove si trova il potassio
Vale la pena di sottolineare che l’assunzione di potassio in fiale deve rappresentare l’extrema ratio, nel senso che di per sé un regime alimentare corretto ed equilibrato dovrebbe essere più che sufficiente per soddisfare il fabbisogno quotidiano di questo minerale. Per quel che riguarda i cibi da privilegiare, forniscono un notevole apporto di potassio la frutta secca e i fagioli, ma anche le carote, le melanzane e le patate, senza dimenticare i cetrioli, le zucchine, le zucche, i pomodori e in generale le verdure a foglia verde. In quantità leggermente minori, poi, il potassio si ritrova anche nel pesce, nella carne rossa, nel pollame e nei latticini. Per un soggetto adulto, il fabbisogno quotidiano di potassio è pari più o meno a 2 grammi al giorno.
Le carenze di potassio
Il cloruro di potassio può essere assunto, sotto forma di integratore, per il trattamento delle carenze di potassio o anche per la loro prevenzione. Un basso livello di potassio nell’organismo può essere correlato a patologie cardiovascolari e a pressione alta. Per questo motivo è auspicabile incrementare l’assunzione di questo minerale e al tempo stesso diminuire l’apporto di sodio, in modo da limitare le probabilità di danni alle arterie e al cuore. Va detto, comunque, che allo stato attuale non esistono ancora prove sicure a proposito dell’efficacia dell’assunzione di potassio in relazione al trattamento della pressione alta.
Il cloruro di potassio
In ambito medico, la somministrazione di prodotti che contengono cloruro di potassio viene tollerata senza problemi, e cioè senza effetti collaterali, dalla maggior parte delle persone. Tuttavia è utile tener presente che l’assunzione di tali integratori in alcuni casi può essere fonte di disturbi per il sistema gastrointestinale, causando diarrea e meteorismo, ma anche vomito e nausea. È bene ricordare, poi, che alcuni farmaci sono in grado di accrescere il livello di potassio nel corpo umano: è il caso di alcune pillole anticoncezionali, dei diuretici e dei farmaci che sono noti come risparmiatori di potassio. Il passaggio del potassio nello stomaco, invece, può essere rallentato dai farmaci antispastici, da alcuni antistaminici e da alcuni medicinali che vengono usati per il trattamento del morbo di Parkinson.
Che cosa succede se i livelli di potassio non sono quelli giusti
Un eventuale eccesso di potassio in linea di massima non deve destare particolare preoccupazione, dal momento che esso può essere smaltito senza troppi problemi da un funzionamento adeguato dei reni. Solo se si ha a che fare con un malfunzionamento renale si può verificare una condizione di iperkaliemia, che consiste in un eccesso di potassio nel flusso ematico che può dare origine ad aritmie o rallentamento del battito del cuore, ma anche debolezza. Gli sbalzi d’umore e la debolezza muscolare, invece, sono alcuni sintomi della carenza di potassio, che in ogni caso è considerata un evento poco probabile; possono derivarne anche nausea, vomito o irregolarità del battito del cuore.
Il potassio e l’allenamento fisico: che cosa c’è da sapere
Dopo che ci si è sottoposti a un allenamento fisico molto intenso, il potassio offre un valido e aiuto, anche se per gli specialisti al termine dell’attività sportiva è importante assumere soprattutto sodio e acqua, che nello sforzo vengono persi in quantità consistenti. Con il sudore, insomma, si perde molto più sodio che potassio.