Il percorso quasi sconosciuto dei Monti del Matese, fra Campania e Molise
Quando si decide per una vacanza davvero speciale, il Massiccio del Matese potrebbe essere la destinazione giusta. In effetti, stiamo parlando di una parte dell’Appennino Sannita quasi sconosciuta, ma compresa tra Campania e Molise. Di questo complesso montuoso il Monte Miletto è la cima più alta con i suoi 2050 m. da risalire per poter ammirare la stupenda vallata del Volturno e gli altri monti intorno. Si può usufruire della seggiovia o dei percorsi fatti da sentieri.
Ma non basta, perché è presente anche il grazioso lago carsico del Matese verso la base del monte Gallinola e del monte Miletto. Le sue acque provengono dalle sorgenti e dalla neve dei monti. E’ comunque un lago di origine glaciale e poco distante vanta importanti impianti sciistici come quello di Campitello Matese e di Bocca della Selva.
Per quel che riguarda la flora e la fauna in questa zona è facile trovare il faggio e l’abete, ma in basso ci sono sovente: betulle, querce, ginepri, castagni e il leccio. Mentre per la fauna non sarà una novità vedere dei cavalli o degli ovini che pascolano liberi, oltre a falchi e qualche aquila nel cielo, ma pure alcuni esemplari di lupo tra i boschi.
Il ponte sospeso
Vicino all’antico Castello risalente al Medioevo c’è il Sentiero dei Fringuelli e un ponte tibetano. Su quest’ultimo si cammina come sospesi nell’aria tra le cime dei monti. Viene considerato un capolavoro di carpenteria e di ingegneria effettivamente molto suggestivo, ed un elemento importante che valorizza il territorio molisano prevalentemente a carattere carsico.
Il Castello o Rocca di Roccamandolfi lì accanto, si erge a 1.080 m. sul colle che accoglie pure il paese e si presenta come un’importante testimonianza del mondo medievale. Infatti, si dice che venne fatto costruire dal nobile Maginulfo, un longobardo che verso il X secolo lo edificò. Al giorno d’oggi, ciò che resta del castello sono pochi ruderi, dato che venne distrutto nel 1270 da Carlo D’Angiò. Comunque sia, nel passato era una rocca strategica e di difesa per le terre circostanti del Matese.
Alla fine, il luogo arso e a volte spoglio di questo interessante territorio vanta diverse bellezze naturali, relax, storia e tradizioni tutte da scoprire e apprezzare. Un viaggio nel nostro Appennino da non lasciarci sfuggire e soprattutto da non trascurare!