I colori dell’autunno
La stagione dai colori accesi e fiammeggianti è proprio l’autunno e con lui ci si prepara al freddo dell’inverno ormai vicino. Con giornate ancora soleggiate, piogge deboli e quell’aria fresca che ha allontanato la calura estiva, eccoci catapultati nel periodo dei primi camini accesi e del cambio degli abiti che si fanno leggermente pesanti.
Ma la trasformazione più eclatante che la natura ci regala è il mutarsi dei colori, dai toni caldi e avvolgenti di un autunno generoso di frutti ed immagini da fotografare.
Cenni d’autunno
Tanti sono i riferimenti di questa stagione come le numerosissime ricette di cucina che ci fanno rivivere ogni anno i suoi caratteristici sapori. Ecco allora che i primi funghi, castagne e tartufi diventano i veri protagonisti insieme alla zucca, regina delle tradizioni culinarie.
Tuttavia, quando si pensa all’autunno, la prima cosa che salta in mente sono gli alberi e i boschi che mutano i loro colori. Il fogliame assume le varie sfumature del marrone e del verde acquistando poi quel tono di giallo e arancione, ed infine rosso acceso.
Molti pittori hanno immortalato questa fase colorata con dipinti d’inestimabile valore, con ambientazioni luminose o più ombreggiate, ma tutte straordinariamente suggestive ed avvolgenti.
Quando poi anche le temperature si abbassano e il sole tramonta prima, costringendo le giornate ad accorciarsi, ci si trova nell’equinozio d’autunno dove le ore di luce si riducono e sono inferiori a quelle buie. In effetti, è proprio in questo periodo che il sole comincia a farsi vedere meno con conseguente diminuzione di calore e luminosità, quel tanto che basta per rendere il paesaggio dolce e variopinto.
E così, abbassandosi sia temperatura che radiazione solare, la fotosintesi clorofilliana delle piante rallenta pian piano e quindi gli alberi avendo meno clorofilla o utilizzando la sola rimasta, presenteranno una vegetazione dai colori diversi.
Le foglie in autunno
Una più bassa concentrazione di clorofilla offre la possibilità ai pigmenti della foglia fino ad ora nascosti dall’abbondanza di linfa vitale, di manifestarsi e di mostrare finalmente le sue vere colorazioni. Ogni varietà di pianta ci delizierà con il suo personale colore dovuto ai pigmenti e alla quantità di clorofilla presente. Per esempio, l’arancione deriva dal carotene, il rosso dall’antociano, il giallo dalla xantofilla, di cui le tonalità più scure sono dovute al degrado e alla decomposizione lenta nel tempo.
Mentre per gli alberi sempreverdi, come pini e abeti, il discorso è diverso in quanto le loro foglie sono rivestite di cere e oli che resistono al freddo e proteggono anche la clorofilla stessa. Alla fine, questo processo autunnale, se così vogliamo chiamarlo, si conclude con la caduta delle foglie che vengono perse dall’albero proprio per essere sostituite con quelle nuove e giovani. Un ciclo di vita che ritorna annualmente e rinvigorisce la pianta.