La Green Economy sempre più vicina alle nuove imprese italiane
Molto spesso ormai, si parla di nuove applicazioni per cellulari, innovazioni tecnologiche, startup per la programmazione di software ecc. Ma un argomento di cui si dovrebbe parlare più spesso, è quello delle startup ecosostenibili.
Un tema da non sottovalutare quello dell’ecosostenibilità, soprattutto oggi, che più di prima, diventa necessario salvaguardare l’ambiente anche se il progresso tecnologico è sempre più in avanzamento.
E come è possibile sfruttare scarti vegetali e trasformali salvaguardando l’ambiente?
Ce lo dimostrano due startup italiane, che hanno avuto idee a dir poco geniali ed è bastato guardarsi intorno ed avere rispetto per la natura che ci circonda, per realizzare progetti ecosostenibili.
- Le prima ad essere nominata è l’Orange Fiber una startup tutta arancione, premiata al primo contest per startup organizzato dalla Commissione economica per l’Europea delle Nazioni Unite. La competizione, in cui hanno gareggiato diverse imprese provenienti da più di 25 Paesi, è stata votata da una giuria che ha scelto il miglior progetto a tema ecologico ed a tutela dell’ambiente. Ed è stata proprio la startup di Enrica Arena ed Adriana Santanocito ad avere la meglio. Un’idea davvero sorprendente quella di realizzare vestititi attraverso il riutilizzo di bucce di arancia e limoni.
- Un’altra startup tutta italiana è Kenèsis, che nasce dall’idea dal giovane studente di ingegneria Giovanni Milazzo insieme al suo team di designer, chimici, informatici e biotecnologi. Attraverso la fusione tra canapa e movimento, è possibile dare vita ad un materiale termoplastico, con principi riconducibili alle plastiche chimiche inquinanti. Un’invenzione a dir poco naturale quella dei ragazzi di Kanèsis, vincitrice del contest “Start up Academy”. Se siete curiosi di vedere più da vicino come si sviluppa la lavorazione e come si evolverà il loro progetto, segnatevi in agenda l’evento che si svolgerà in questi giorni all’Eco design Week.
La notizia che ci lascia ancora più soddisfatti è che quasi tutte le nuove imprese, oggi, stanno attuando un progetto per le proprie attività, puntando sulla qualità ambientale e sull’efficienza, diventando a lungo andare sempre più “green economy”, reagendo meglio alla crisi.