Da che suonava sempre due volte, il postino non suona più
La posta non arriva più. I portalettere non consegnano più le raccomandate. Poste Italiane sta, di fatto, negando la distribuzione di documenti importanti.
Sempre più italiani, da Nord a Sud, devono riservare una quota non indifferente del proprio tempo, tempo pagato in caso di lavoratori dipendenti o non sfruttato per lavorare per chi è libero professionista, al reclamo di raccomandate, pacchi e documenti che i portalettere di zona, benché pagati per farlo, non consegnano a domicilio, limitandosi a lasciare nelle cassette della posta avvisi di giacenza in cui segnalano di non aver trovato in casa il signor X e che, pertanto, la raccomandata o il pacco in questione si trovano in giacenza presso la sede delle Poste in via Y.
I postini di nuova generazione, nella maggior parte dei casi, varcano i portoni di condomini e palazzi con già in mano gli avvisi di giacenza precompilati.
E già da parecchio tempo, il servizio postale accusa una lunghissima serie di problemi, con buste, bollette, multe, notifiche ed avvisi che non vengono recapitati per settimane, per poi essere consegnati tutte in una volta.
Capita sempre più spesso di ricevere bollette il cui limite di pagamento è già scaduto da giorni. Il bello è che in giro si vedono passare postini a tutte le ore, in motorino o in auto. Cosa sta succedendo?
Il punto è che, se raccomandate, multe, bollette, tagliandi assicurativi e quant’altro non vengono recapitati, siamo noi a pagarne le conseguenze. Siamo noi che rischiamo di vederci tagliare la luce, ipotecare la casa o subire il fermo amministrativo della vettura in caso di mancata ricezione di comunicazioni, bollette e documenti importanti.
Contattate, innanzitutto, il call center per un reclamo. Qualora incontriate difficoltà nel reperire il numero, al seguente link potrete recuperare facilmente il numero verde dell’assistenza clienti Poste Italiane.
Dopodiché riferite alle autorità ed alle istituzioni competenti questo grave disservizio di Poste Italiane.