ACS: tutte le soluzioni per riscaldare l’acqua di casa
Sono svariate le tecnologie che in concreto possono essere utilizzate per la produzione di acqua calda sanitaria. Sceglierne una piuttosto che un’altra dipende dal proprio fabbisogno e dalle necessità che si devono soddisfare.
Tradizionalmente in passato l’ACS veniva prodotta tramite caldaie a gas. Tuttavia, oggi, come anticipato, sono disponibili soluzioni tecnologicamente avanzate e più efficienti per generare acqua calda sanitaria, come ad esempio la pompa di calore acqua calda, lo scaldabagno elettrico, la stufa alimentata a pellet oppure a legna, ecc.
Pompa di calore
Una delle soluzioni maggiormente in voga negli ultimi anni è l’installazione di una pompa di calore per acqua calda sanitaria. Infatti, per favorire l’efficienza energetica degli immobili, in Italia si sta spingendo molto su soluzioni per la climatizzazione domestica che non utilizzino gas o altri combustibili come fonte energetica.
Tra di esse chiaramente spiccano le pompe di calore acqua calda. Con la loro installazione è possibile combinare il riscaldamento della casa con la produzione di acqua calda sanitaria grazie all’installazione di serbatoi ad hoc in cui è possibile conservare l’acqua che viene riscaldata proprio dalla pompa.
Al fine di non avere disagi, nel momento in cui si opta per questa tecnologia è bene dimensionare in modo corretto anche la capacità dello scaldacqua. Infine, il vantaggio economico (oltre che ambientale) che deriva da questa combinazione può essere amplificato abbinando alla pompa di calore acqua calda un sistema fotovoltaico in grado di rendere il sistema 100% eco compatibile.
Caldaia a condensazione
La caldaia a condensazione è uno dei metodi più utilizzati per la produzione di acqua calda sanitaria. Si tratta, infatti, di un sistema molto efficiente, che sfrutta il calore recuperato dai fumi di scarico. Questa tecnologia permette di ridurre la quantità di gas necessaria per il riscaldamento. Tuttavia, non raggiunge i livelli di efficienza dei sistemi più moderni, come una pompa di calore acqua calda.
Esteticamente, una caldaia a condensazione è simile ad una a gas. Può essere dotata di un serbatoio di accumulo, che mantiene l’acqua calda pronta all’uso. Se, invece, lo spazio non permette l’installazione di un serbatoio di accumulo, la caldaia funziona con accensione istantanea e uno scambiatore di calore tra il circuito di riscaldamento e quello sanitario, proprio come le caldaie tradizionali.
Stufa a legna o a pellet
Generalmente quando si pensa alle stufe alimentate a legna oppure a pellet si pensa sempre a uno strumento utile per riscaldare l’ambiente di casa, ebbene, queste stufe possono anche riscaldare l’acqua che sgorga dai rubinetti. Ciò è possibile, in poche parole, perché durante la combustione della legna o del pellet, parte del calore viene convogliato tramite una serpentina a un serbatoio di accumulo contenente l’acqua calda sanitaria, mantenuta a una temperatura costante.
Quando la temperatura dell’acqua scende, la serpentina collegata alla stufa si attiva per ripristinare il calore perduto. Questi sistemi ovviamente vengono utilizzati solo durante i mesi freddi dell’anno, poiché in estate non è necessario attivare il riscaldamento domestico. Pertanto, è preferibile integrarli ad altri sistemi come ad esempio gli scaldabagni elettrici.